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CARLO CAROSSO (1953 - 2007)

BIOGRAFIA


Nato da padre italiano e madre greca (dell'isola di Samos), ha iniziato l'attività pittorica giovanissimo (diciassette anni), seguendo gli insegnamenti dei due pittori astigiani Emanuele Laustino e Caro Caratti. Ha frequentato l'accademia Albertina di Torino seguendo le lezioni di Pietro Martina e Mario Calandri. Dopo aver insegnato storia dell'arte per un breve periodo, si è dedicato totalmente all'attività artistica. Gli anni Settanta sono gli anni delle prime mostre a Torino, Asti e Cuneo (1971), Biarritz (1972) e Parigi (1973).


L'INCONTRO CON GIANNIS RITSOS

In questo periodo trascorse parte della sua esistenza in Grecia, incontrando nel 1971 il poeta greco Giannis Ritsos, confinato a Samos dal regime dittattoriale dei colonnelli. Tra i due nacque una profonda amicizia confluita con la produzione di alcuni vasi denominati "kiuppi" creati secondo le antiche tradizioni ellenistiche ed una serie di pubblicazioni del poeta, illustrate da xilografie dell'artista astigiano. Questa produzione, è stata presentata nel 1986 a Firenze in occasione della proclamazione del capoluogo toscano a capitale europea della cultura ed alla pinacoteca nazionale di Atene.  Negli anni seguenti, Carosso proseguì sulla strada intrapresa con Ritsos, illustrando alcune pubblicazioni di poeti europei. Di particolare interesse sono le incisioni che accompagnano i versi di Mario Luzi, Edoardo Sanguinetti, Tito Patikio ed il premio nobel Léopold Sédar Senghor.


LA STRAGE DI BOLOGNA

Nel 1981 il comune di Asti commissionò a Carosso un'opera commemorativa sulla strage di Bologna del 1980 ove tra le ottantacinque persone che persero la vita vi era anche l'astigiano Mauro Alganon di anni 22. Carosso ideò un grande dipinto ad acrilico su lastra d'acciaio di 4 metri per 6 che ora si trova esposto nell'atrio della stazione ferroviaria di Asti. Dopo i lavori di ristrutturazione da un paio d'anni l'opera è stata restituita al Comune di Asti che l'ha affidata ad un pittore per il restauro. Sarà collocata nel nuovo terminal delle corriere non appena l'opera sarà ultimata.


MAESTRO DEL PALIO

In occasione della corsa del palio di Asti per l'anno giubilare del 2000, il comune di Asti commissionò i due Sendalli, al pittore astigiano. L'iconografia dei due labari, oltre alla tradizionale immagine di San Secondo raffigura simboli e personaggi che hanno stretti legami tra l'Italia e la Grecia come il beato Comentina , astigiano e per un breve periodo vescovo di Costantinopoli e martirizzato dagli Ottomani o come la raffigurazione dello stemma ellenico affiancato a quello di Asti.

OPERE

 - ALBERTO SOLAU GLI ARGONAUTI 01 Immagini